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Breve dissertazione sui falsi: Paul Gauguin
Sebbene i profitti di Paul Gauguin furono assai esegui quando ancora in vita, già negli ultimi anni della sua esistenza e immediatamente dopo la sua morte, il suo stile fu spesso copiato. La contraffazione circa le opere di Gauguin è apparsa nel corso degli anni di ardua individuazione, poiché la matrice fraudolenta si è manifestata su più livelli. La tecnica esecutiva adottata dall’artista non presentava particolari complessità, favorendo così l’intento imitativo. Nelle prime decadi de

Breve dissertazione sui falsi: Claude Monet
Nel 1908, all’età di sessantotto anni l’artista impressionista più importante di tutto il movimento, all’apice del suo successo, non solo era considerato un grande maestro per collezionisti ed investitori, venerato dai contemporanei pittori che ne amarono lo stile, ma fu anche enormemente imitato e contraffatto quando ancora in vita. In questa disamina un'analisi dei casi di falsificazione delle opere di Claude Monet.

Declinazioni sul Falso: falsi veri e falsi leciti
Il primo assioma assoluto applicabile alla storia dell’arte è che dove esiste un originale, esiste anche il suo corrispettivo falso. I processi di falsificazione hanno visto coinvolti qualsiasi tipologia di bene. Qualsiasi sia il settore che coinvolge l’illecito, il motore propulsore che spinge verso tale operazione è sempre uno: il profitto economico.

Originali e Copie: l'inganno della duplicità
Una delle principali questioni, che desta talvolta non pochi errori in campo artistico, è dato dal fenomeno delle copie. L’informazione approssimativa che dilaga attraverso il web, ha generato ulteriore confusione per tutti coloro, che pur non essendo specialisti del settore, hanno necessità, per diversi motivi, di comprendere meglio le dinamiche del riconoscimento artistico. L’imitazione e la contraffazione esistono da quando l’uomo ha iniziato a produrre le sue prime opere d’arte.

Il fascino del doppio: la Belle Ferronière
Da tale quesito negli anni ‘20 del Novecento nacque una delle controversie legali più affascinanti della storia dell’arte che ha visto come protagonista uno dei capolavori del maestro toscano “La Belle Ferronière” (Olio su tavola di noce, 63 x 45 cm., 1495-1497, Museo del Louvre, Parigi, Inv. 778), in contrapposizione con il suo doppio (Seguace di Leonardo da Vinci, probabile prima del 1750, Olio su tela, 55 x 43,5 cm. , Sotheby’s New York 28 Gennaio 2010, Collezione Privata).

La Madonna del gatto: un modello leonardesco
Il grande genio Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 Aprile 1452–Amboise, 2 Maggio 1519) si è spesso cimentato nei suoi studi e disegni in motivi nuovi che non necessariamente hanno poi trovato una realizzazione pittorica, fermandosi in quella fase grafico-esplorativa tipica del suo atteggiamento curioso verso il mondo, fatto di conoscenza creativa manifestata a più livelli. Intorno al 1478-1480 appare per la prima volta nei suoi disegni il motivo di una “Madonna del gatto”.